lunedì 3 novembre 2008
Tutti a casa. Abbattuti, avviliti, arrabbiati, contestati e a due giorni di distanza dalla delicatissima sfida col Chelsea. Dopo l’ennesima sconfitta la Roma è tornata ad allenarsi a Trigoria.
CONTESTAZIONE - Ad accogliere i giallorossi c'erano un centinaio di tifosi, che hanno lanciato uova, monetine e oggetti di ogni tipo contro il pullman della squadra, salutata con il coro "Andate a lavorare". Alla fine dell’allenamento Spalletti ha concesso l’ingresso di una decina di contestatori, che hanno assolto solo Brighi e, parzialmente, De Rossi. "Anche i giocatori sono dispiaciuti di questa situazione - avrebbe detto l'allenatore toscano, secondo quanto riferito - E' imbarazzante sia per noi che per loro, nello spogliatoio li ho visti molto tristi. I ragazzi continuano ad allenarsi, aspettando la situazione positiva. Ci mettono il massimo impegno. Sono preoccupato anche io. Ci vuole tranquillità per arrivare a certi risultati. E' vero, noi siamo privilegiati, ma in queste situazioni ne risente anche la vita privata. Entrambi i miei figli non vogliono più uscire di casa perchè hanno paura. Va bene contestare, ma va sempre fatto in modo civile".
RITIRO FINITO - Terminato il chiarimento i giocatori hanno avuto il "rompete le righe" e hanno avuto dalla società il permesso di tornare a casa. La dirigenza giallorossa ha infatti deciso di interrompere il ritiro seguendo il consiglio di Spalletti, che ieri sera, dopo che il d.s. Pradé aveva annunciato la prosecuzione della clausura a Trigoria, aveva espresso tutte le sue perplessità. L'appuntamento è per domani all'ora di pranzo, per il raduno che precede la partita col Chelsea. La Roma non vince dal primo ottobre, dal successo europeo in casa del Bordeaux: da allora sono arrivate quattro sconfitte di fila in campionato e una in Champions.
(Gazzetta.it)
((•)) Ascolta questo post - Preleva
Argomenti: Roma