lunedì 3 novembre 2008
Ecco le pagelle dopo la decima giornata di serie A.
JUVENTUS 9 - Giù il cappello davanti a Ranieri. E' lui l'artefice della rimonta della Juventus, con la sua pazienza, la sua tenacia e le sue scelte, tra le quali spicca quella del rilanciato e applaudito Tiago. Tre vittorie consecutive in campionato, contro Torino, Bologna e Roma, l'ultima con due gol di scarto come non le era mai successo prima, dimostrano che i bianconeri possono migliorare il terzo posto di un anno fa, specie quando recupereranno gli infortunati eccellenti Buffon, Camoranesi e Trezeguet.
CAGLIARI 8,5 - Prima di tutto chiediamo scusa ai giocatori e ai tifosi rossoblù per l'ingeneroso 4,5 di mercoledì scorso dopo l'1-2 contro il Genoa, quasi raddoppiato dopo la splendida prova di ieri. Contro il Bologna va in svantaggio, ma poi segna lo stesso numero di gol delle precedenti 9 gare. E sono gol bellissimi che premiano le qualità di Acquafresca e Jeda e il carattere di Conti.
MILAN 8 - Voto che premia più il primo posto ritrovato dopo quattro anni, che la qualità della prestazione contro il Napoli. Quarta vittoria consecutiva, strameritata ricordando anche il palo di Kakà, ma favorita dall'espulsione di Maggio e dalla deviazione di Denis sulla punizione di Ronaldinho. Un successo frutto di una grande spinta di una squadra affamata di scudetto.
GENOA 7,5 - Gara da applausi a Udine, dove prima rischia un'ingiusta sconfitta e poi sfiora una meritata vittoria. Dopo aver battuto Milan, Roma e Napoli, e aver bloccato (in dieci) l'Inter in trasferta, ferma un'altra squadra d'alta classifica. E lo fa con la forza del gioco del bravissimo Gasperini.
NAPOLI 7 - Vede sfumare il primo posto a 4' dalla fine, tradito da una deviazione di Denis su punizione di Ronaldinho, ma gioca alla pari del Milan nel primo tempo e poi regge bene nella ripresa in 10 dopo l'espulsione di Maggio. Bocciato dal risultato, promosso dal gioco e quindi sempre in corsa per entrare in zona Champions.
UDINESE 7 - Mezzo voto meno del Genoa soltanto perché giocava in casa e aveva la grande occasione, vincendo, di rimanere in testa da sola. Invece, dopo essere passata in vantaggio, soffre più del previsto, salvata dalle grandi parate di Handanovic. Ma al di là delle discussioni sui rigori, conferma di essere una squadra d'alta classifica, grazie anche ai cambi perfetti di Marino.
PALERMO 7 - Stravince contro il Chievo scoprendo un danesino niente male, il difensore Kjaer che si procura il rigore dell'1-0 e poi segna la sua prima e splendida rete del raddoppio, seguito dallo spietato 3-0 di Cavani. Il peggio sembra definitivamente passato.
SIENA 7 - Vince il derby con la Fiorentina e già questo vale un buon voto. Ma soprattutto vince con merito cercando con insistenza la vittoria, prima sfiorata con il palo di Frick e poi raggiunta con la rete di Kharja. E sempre attraverso il gioco in puro stile-Giampaolo.
LAZIO 6,5 - Vittoria della tenacia e quindi della sofferenza, che fa tornare la Lazio nei quartieri alti, davanti alla Fiorentina e alla Juventus. Con la riscoperta di un giocatore importante come Foggia, che entra dalla panchina e segna un gran gol dando ragione ancora una volta alle mosse di Rossi.
REGGINA 6,5 - I risultati non sono tutto e quindi applausi alla Reggina, che non meriterebbe di perdere e si inchina all'Inter soltanto a tempo scaduto. Ultima per la classifica, ma da scudetto per il temperamento, rimonta da 0-2 a 2-2 con le splendide reti di Cozza e Brienza. Se continua con questo spirito, la salvezza è ancora possibile. Come l'anno scorso.
ATALANTA 6 - Se la prende con l'arbitro per un rigore non concesso a Floccari, ma in attacco punge troppo poco e dopo aver rischiato di subire il gol di Tiribocchi finisce in dieci per l'espulsione di Valdes. E così continua a scivolare in classifica.
INTER 6 - Il voto è la media tra l'8 per come incomincia e come finisce, e il 4 con cui sparisce tra il 2-0 e il 2-2. Ma al di là del risultato acciuffato a tempo scaduto, continua a non convincere l'impostazione tattica di Mourinho, perché il 4-2-4 spezza pericolosamente la squadra in due. A quando il ritorno al più banale, ma più logico, 4-4-2?
LECCE 6 - In attesa di ricevere la nuova capolista Milan, strappa un punticino d'oro sul campo dell'Atalanta. Con il rientro di Zanchetta sembra più sicuro, ma quando potrebbe segnare sbaglia troppo. E nel finale non sa sfruttare il vantaggio di giocare con un uomo in più.
SAMPDORIA 6 - Deve soprattutto ringraziare Bellucci che segna, di tacco, uno dei gol più belli della giornata, confermandosi determinante per risolvere il mal d'attacco della squadra, alla seconda vittoria consecutiva. Ma deve riconoscere che stavolta la terna arbitrale le dà una mano.
TORINO 6 - Sconfitto immeritatamente dalla Sampdoria, come ha onestamente riconosciuto Mazzarri, perché sullo 0-0 gli viene annullato un gol regolarissimo di Amoruso. La squadra si batte bene, anche se per un motivo o per l'altro non riesce a decollare.
CATANIA 5 - Seconda sconfitta consecutiva, come non era mai successo fin qui. Dopo il successo nel derby con il Palermo, sembra avere perso sicurezza e sul campo della Lazio dà l'impressione di puntare più allo 0-0 che alla vittoria. E così alla distanza fort Bizzarri crolla.
FIORENTINA 5 - Senza Gilardino non ha segnato un gol né all'Inter, né al Siena, e dopo 4 vittorie e un pareggio riscopre l'amarezza della sconfitta. Problemi di concretezza in attacco, ma più in generale di equilibri interni e soprattutto di continuità, perché non basta giocare bene una fetta di partita.
CHIEVO 4,5 - Bruttissimo scivolone a Palermo, il peggiore degli ultimi tre consecutivi, anche se con una buona dose di sfortuna per i pali di Pellissier e Luciano sullo 0-1. Ma dopo lo 0-2 non si rialza più, tornando a casa con uno 0-3 destinato a lasciare il segno. E domenica riceverà la Juventus. Allegria.
BOLOGNA 3 - Silenzio stampa fuori, silenzio calcio in campo. Perde nel peggiore dei modi perché è un record andare in vantaggio e poi subire 5 gol. Classifica da retrocessione che merita una riflessione perché in 10 gare non ci sono mai stati miglioramenti sul piano del gioco.
ROMA 2 - Errare è umano, perseverare è da Roma sempre più in fuga verso l'abisso. Continua a perdere, in casa e fuori, ma soprattutto si arrende alle prime difficoltà e stavolta senza nemmeno l'alibi dei torti arbitrali. Squadra allo sbando che sabato a Bologna giocherà uno spareggio-salvezza. Perché la classifica oggi dice questo.
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Argomenti: I voti alla A, I voti dell'Udinese