Quickribbon L'Udinese esce sconfitto dal Franchi

domenica 23 novembre 2008

Qualcuno la chiamerà crisi. Qualcuno la chiamerà periodo no. Qualcuno inizierà a mettere in giro voci di malcontenti dovuti alle solite voci di mercato messe in giro ad arte. Altri diranno che ci sono gelosie in una rosa molto ampia e il gruppo poi non è così solido. Infine qualcuno darà la colpa agli assenti. Insomma ognuno dirà la sua per spiegare la terza sconfitta consecutiva per l'Udinese, che sembra reagire, ma sembra anche non avere più la verve, la voglia di fare che aveva solo un mese fa, o forse semplicemente l'energia. Ci sara infatti poi chi dirà che la stanchezza perchè Marino fa giocare sempre gli stessi si fa sentire, anche se oggi la formazione era rivoluzionata.

Tutto vero o tutto falso che sia rimane il fatto che questa squadra non diverte più: problemi ci sono e se Pozzo ha detto che è pronto ad intervenire sul mercato a gennaio, significa che qualcosa manca.

LA PARTITA . L'Udinese scende in campo con una formazione decisamente diversa da quella prevista o asuspicata: difesa rimasta intatta la novità è nel mezzo con Pasquale a giocare a posto di Isla. Ma soprattutto davanti Marino rinuncia a Quagliarella e Di Natale per dare spazio a Sanchez e Floro Flores. La Fiorentina si dimostra subito intraprendente, con l'Udinese che deve trovare una quadratura nuova a causa delle assenze. Gara che comunque almeno nei primi minuti non regala particolari emozioni, con le squadre che si chiudono bene. Udinese che comunque col passare dei minuti si fa più intraprendente anche se manca di concretezza e di velocità in fase avanzata. La Fiorentina cerca di giocare in contropiede come di slito fa l'Udinese ma ottiene poco. Partita che poteva essere sbloccata solo da un episodio, che si traduce con un eurogol di Floro Flores che si inventa un gol alla Quagliarella da fuori area che non lascia scampo a Frey. Udinese che da questo momento prende fiducia e torna a giocare a suo modo qullo pre gol di Cruz per intenderci.
Si riprende con i Viola che con qualche cambio anche tattico cercano di ritrovarsi, facendosi più pericolosi. Ed in eftti al 5° già trovano u rigore per atterramento di Gilardino. Mutu gol con tanto di cucchiaio. La Fiorentina prende coraggio e si a sempre più pericolosa, mentre l'Udinese cala anche se si a vedere specie con lanci lunghi che portano a qualche corner, come quello al 16° dove Frey fa il miracolo. Però l?udiense il calo ce l'ha e la Fiorentina ha invece più birra in corpo e più voglia di vincere, così Montolivo al 62° riesce a trovare il raddoppio giusto vedendo come vanno le cose nella ripresa. E al 32° della ripresa il centrocampista della Nazionale si ripete chiudendo di fatto la gara e mandando l'Udinese in crisi nera che riesce a prendere anche il quarto gol. Poi Flor si riesce a procurare un rigore che di Natale realizza, ma oramai è tardi. Troppo.
TRA I MIGLIORI - Come al solito Handanovic il che la dice lunga sullo stato di forma dgl altri. pepe sufficiente: il suo impegno non viene meno. Per il resto è chiaro che la ripresa per l'Udinense sta diventando un supplizio.
CONCLUSIONI - Lo hanno capito anche i bambini che arginando la mediana si chiude il gioco dell'Udinese e senza alternative valide ci sono poche soluzioni per arginare il problema. Marcare D'Agostino e Inler fa si che in difesa si soffre e in attacco non arrivano palloni. Si è capito bene anche che in avanti pur avendo una attacco super se qualcuno non è al 100% è difficile andare avanti. Floro ha fatt il suo ma l'assenza di Di Natale non è cosa da poco.

Chiamatela insomma come volete: ma ora la classifica dice che l'Udinese non è più nel club che conta, e che se domani certi risultati non le verranno incontro, allora sarà risucchiata verso la mediocrità, ovvero quella terra di mezzo che conta poco soprattutto a livello mediatico. Far parlare di se è già dura se vinci, figurarsi quando perdi. La società in questo caso deve essere brava a gestire la cosa ed a andare incontro ai media proponendo qualcosa piuttosto che aspettare che qualcuno voglia sentire scvuse che non hanno senso. Si parli, si spieghi che cosa sta succedendo. Perchè è evidente che qualcosa è cambiato. Perdere a Firenze ci sta, a Milano ci sta, con la Reggina meno e in Coppa Italia passare solo ai rigori è poca cosa. Il tempo per reagire c'è. Il periodo no capita a tutti. La grandezza di una squadra la si vede proprio da come sa gestire questi momenti. Ma se serve è anche la società a dover intervenire: sul mercato ovviamente. Perchè in mediana appare chiaro che attendere Tissone e Obodo non può bastare.

Ma prima di gennaio ci sono altre partite a partire dalla prossima col Chievo. Attenzione a Langella. Dente avvelenato, un po' come Pinzi e squadra che deve salvarsi, non tanto diversa dalla Reggina.

Comunque una conclusione: Orsato è apparso nel secondo tepo inguardabile. L'Udiense da fastidio
I risultati comnque sono importanti e tre sconfitte consecutive vanno analizzate.

(Udineseblog)

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