Quickribbon Fiorentina-Udinese vista dalla Gazzetta

domenica 23 novembre 2008

Vede il baratro, reagisce e si rialza da grande squadra. Questa è Fiorentina-Udinese vista con gli occhi dei viola. Una partita divertente, con molte conclusioni e delle difese tutt'altro che perfette. Il risultato finale (4-2) nasce da 96' che con una banalità potremmo definire dai due volti, con un primo tempo di chiara marca friulana e una ripresa che ci ha riconsegnato la miglior Fiorentina. Il momento migliore per ritrovarsi. Un altro stop sarebbe stato deleterio dopo Cagliari. E ora anche la gara-chiave di Champions contro il Lione diventa alla portata dei ragazzi di Prandelli.
MA QUALE METEORA? - L'Udinese è una solidà realtà del nostro calcio. Marino ha creato un piccolo gioiellino che anche senza Di Natale e Quagliarella (non al meglio e relegati in panchina) non snatura la sua indole di squadra corta, compatta e di grande qualità quando riparte in contropiede. Pepe macina chiolmetri (magari a scapito della lucidità), Sanchez si conferma talento cristallino e Floro Flores, autore di un gol copertina e di una gara di grande spessore, manda un bigliettino a Pozzo dove immaginiano ci sia scritto "Vendi pure Quagliarella o Di Natale a giugno, io sono pronto". La colpa principale dei friulani è non segnare il secondo gol in un primo tempo dominato, in cui la Fiorentina stuzzica Handanovic solo nel finale con una bella combinazione Gilardino-Mutu e un destro rasoterra del romeno.
SVOLTA - La colpa dell'Udinese emerge subito in avvio di ripresa, quando la Fiorentina carica a testa bassa: Mutu sfiora il pari su punizione, poi lo trova dagli 11 metri con un cucchiaio beffardo, dopo che Orsato punisce una trattenuta di Domizzi su Gilardino dalla dinamica non limpidissima. Ma il fischio ci sta. L'Udinese, così sciolta nel primo tempo, perde brillantezza. Persino Vargas, pessimo nel primo tempo, sembra rinfrancato. Il limite dei ragazzi di Marino è sempre quello: Floro Flores si divora il gol del 2-1 dopo la parata di Frey su Pasquale e dopo neanche un minuto Montolivo punisce il pessimo piazzamento difensivo dei friulani con un destro in diagonale dall'area. Qui a nostro avviso anche Marino ci mette del suo: toglie Pasquale per Di Natale e schiera una squadra a quattro punte. Squadra sbilanciata e subito punita dal gran sinistro di Montolivo e dal contropiede di Mutu, che regala a Gilardino un facilissimo 4-1. Il rigore di Di Natale, che fissa il 4-2, è un brodino per una squadra che non è stata certo travolta ma che deve essere più concreta se vuole salire un altro gradino verso l'alto.

(Gazzetta.it)

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