lunedì 1 dicembre 2008
Ecco le pagelle della 14ª giornata di serie A.
PALERMO 9 - Que viva Palermo! In Spagna saluterebbero così il clamoroso e meritatissimo 3-1 sul Milan. Miccoli apre, Simplicio chiude il 3-1, con la preziosa partecipazione di Amelia che para il rigore di Ronaldinho sullo 0-0 e Cavani che firma il 2-0 del kappaò. E allora applausi a tutti, perché questo è il successo di tutta la squadra.
ROMA 8,5 - Bentornato grande Totti e bentornata grande Roma. La squadra di Spalletti infila la terza vittoria consecutiva in campionato, che vale doppio perché ottenuta contro la Fiorentina nel primo di tanti scontri diretti per arrivare al quarto posto. Non al quartultimo, come si temeva dopo la pessima partenza.
JUVENTUS 8 - Sembra un 4x4 per come schiaccia sulla neve la fragile Reggina. Uomo simbolo Camoranesi che rimane in campo con una spalla fuori uso e segna il primo di quattro gol con quattro firme diverse. Visto l'ultimo Milan, siamo sempre più convinti che la Juventus abbia più equilibrio e continuità per contrastare l'Inter.
INTER 7,5 - Voto abbassato perché dopo lo splendido avvio con due gol in 25', concede troppo spazio al Napoli tenendo la vittoria in bilico fino all'ultimo secondo. Ma intanto raddoppia i punti di vantaggio, da 3 a 6, sul Milan allontanandolo come la Juventus. Con la migliore difesa e il miglior attacco, alla pari della Lazio che l'aspetta sabato.
ATALANTA 7,5 - Se giocasse sempre in casa, sarebbe da scudetto. Contro la Lazio da quartieri alti, ottiene il sedicesimo punto su venti. E ancora una volta complimenti a Floccari che firma il definitivo 2-0 con un gol di gran di classe. E' il settimo nel suo splendido campionato, come un altro nerazzurro: un certo Ibrahimovic.
CAGLIARI 7 - Altri tre punti, meritati, verso una classifica di sorprendente tranquillità. Al di là del gol di Jeda che si sostituisce ad Acquafresca, colpisce l'ordine tattico della squadra, non a caso alla quarta vittoria consecutiva in casa.
CHIEVO 7 - Il voto più alto del suo campionato dopo un avvio da brividi. La fortuna che tante volte gli aveva voltato le spalle ricompensa il Chievo, alla sua prima vittoria in trasferta, dopo 6 sconfitte consecutive. E anche se è sempre ultimo, sarebbe sbagliato considerarlo già avviato verso un immediato ritorno in B.
SIENA 7 - Tanti auguri Siena, per la gara numero 200 in serie A. Fatica a segnare anche contro il Torino, ma dietro il suo ultimo 1-0 firmato Maccarone c'è un gioco che convince sempre e la classifica quindi non deve più sorprendere.
CATANIA 6,5 - Non vince, ma piace per come aggredisce il Lecce. Paolucci che segna la sua quarta rete e Plasmati che lo affianca sono una gran coppia. E allora Zenga fa bene a sognare un altro dispetto siciliano al Milan, nel suo derby di domenica prossima a San Siro.
FIORENTINA 6,5 - Per la serie "il risultato non è tutto", applausi alla Fiorentina che gioca alla pari con una grande Roma e perde soltanto perché capitan Mutu incide meno di capitan Totti. E se Prandelli, altre volte molto critico con la squadra, stavolta è contento vuol dire che i viola sono sulla strada giusta.
BOLOGNA 6 - Il quarto 1-1 consecutivo di Mihajlovic suscita più rimpianti dei precedenti. Perché dopo aver rimontato lo svantaggio con il solito piccolo grande Di Vaio, al suo ottavo gol in campionato, il Bologna sfiora anche la vittoria. E di questo passo arriverà presto.
GENOA 6 - Se Rubinho è il migliore in campo, si possono capire le difficoltà del Genoa che interrompe la serie di 6 vittorie consecutive in casa contro il Bologna. Un motivo in più per arrivare al derby con una carica maggiore.
LECCE 6 - Strappa un punto importantissimo sul difficile campo del Catania, dopo due sconfitte consecutive. Ha il merito di non arrendersi mai, sfruttando con Castillo un errore della difesa del Catania.
NAPOLI 6 - Da assolvere malgrado la sconfitta. Parte male, ma ha la forza di riprendersi e nella ripresa costringe l'Inter a difendersi. Grandissimo Lavezzi, al quarto splendido gol in campionato, ma troppo solo sotto porta.
SAMPDORIA 5 - A Cagliari si conferma troppo fragile in trasferta, dove ha ottenuto soltanto un punto e segnato appena due gol. Il rientro di Palombo non basta, perché Cassano non incide e più in generale la squadra paga a livello fisico la gara di giovedì in coppa Uefa.
LAZIO 4,5 - Conserva il miglior attacco, ma a Bergamo non lo dimostra. Incapace di reagire dopo il primo gol, si arrende senza alibi dimostrando di non aver ancora superato lo shock per la sconfitta nel derby. Ma sabato a Roma contro l'Inter ha la grande occasione per riscattarsi.
REGGINA 4,5 - Non basta ripetere la formula della prima delle due vittorie consecutive a Udine, senza Corradi, con Cozza e Brienza in attacco. La Juventus mette a nudo dall'inizio alla fine il grave limite dei calabresi: una difesa colabrodo, la peggiore del campionato, già battuta 28 volte, con una preoccupante media di 2 a partita. Unico alibi, il valore degli avversari.
TORINO 4 - Un po' su e tanto, troppo, giù. Quinta sconfitta consecutiva esterna, con l'impressione di una squadra che non è ancora squadra, ma un cocktail mal riuscito di giocatori sopravvalutati.
UDINESE 4 - Quattro come le sconfitte consecutive. Nervosa come dimostra l'espulsione di Di Natale, sfortunata come dimostra l'autorete di Felipe, ma soprattutto irriconoscibile come dimostra la sua partita. A quando il ritorno della spavalda Udinese che aveva incantato tutti?
MILAN 3 - Tre come i gol che incassa dal Palermo nella sua partita peggiore della stagione. E tre come le sconfitte in campionato, dopo quelle contro Bologna e Genoa, non a caso anche allora senza Gattuso, quest'anno più importante di Kakà. Spreca con Ronaldinho il rigore che poteva portarlo in vantaggio. Poi affonda nella ripresa, sballottato dal ritmo superiore del Palermo. La triste conferma che non basta il miglior Ronaldinho, per risolvere i vecchi problemi del Milan.
(gazzetta.it)
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Argomenti: Serie a 2008/2009