mercoledì 26 novembre 2008
Ma i fischi fanno bene o fanno male? Il lamentarsi serve? Domande semplici per un gioco semplice: di solito chi segna in una maniera o nell'altra un gol più dell'avversario vince. Poi però per l'appunto ci sono le sfumature. Come ad esempio le pressioni. Udine ne dà abbastanza? Zac ha sempre sostenuto che se ce ne fossero state di più da parte della gente l'anno del terzo posto sarebbe potuto anche finire con uno scudetto. Poi ci sono le sfumature mediatiche. Come sosteneva Oscar Wile il non aprlare di una cosa è peggio che parlarne male.
Quindi ci colleghiamo ai fischi, o alle critiche in questo caso piovute su alcune scelte, soprattutto di Marino. Sabato l'entrata in campo di Quagliarella al 45° ha lasciato perplesso più di qualcuno. Ma tutto questo fa bene alla squadra? Mah! Molti dicono che la tranquillità di Udine fa la differenza, noi Personalmente siamo del parere opposto. Naturalmente nei termini della civiltà, ma occorre pressare i propri giocatori.
Sabato a Firenze c'erano 28,000 persone che dopo 4 anni alla fine dl primo tempo hanno tempestato di fischi e insulti i loro beniamini, che poi nello spogliatoio si son sfogati , e nel secondo tempo tutti hanno visto che è successo. Le chiamano pressioni, che poi inevitabilmente coinvolgono anche gli arbitri. Non crediamo alla malafede, ma ad una pressione psicologica si. E a Udine questa non c'è.
Inutile vantarsi di avere 17,000 abbonati quando è chiaro che 5,000 di questi sono ragazzini che si e no verranno una volta llo stadio. Operazione lodevole per il futuro, ma che per il presente serve a poco. E trovare soluzioni a questo problema non è facile, visto che l'immobilismo di questa città appare chiaro, e si riflette un po' in tutto, questione stadio compresa.
Anche il Franchi però è scoperto eppure l'osso duro di quasi 30,000 appassionati c'è: non diciamo poi che Firenze è più grande quando ci vantiamo di avere il bacino d'utenza più grande del Nordest, con tutta la provincia, parte della regione e qualcuno anche dal Veneto tifa bianconero, oltre quelli che vengono da fuori confine. Insomma i presupposti ci sono, ma manca evidentemente altro. Inutile tornare però su argomenti già trattati.
Meglio azzardare che tutto questo si riflette su una squadra capace si giocare tranquilla e di ottenere certi anni risultati grandiosi, ma che forse non riuscirà mai a diventare grande, senza dei genitori capaci di strigliarla a dovere,ed anzi pronti a trovare scuse per il figlio prediletto come accaduto con Orsato. Se gli altri sbagliano non è una giustificazione per gli sbagli propri.
Quest'anno c'è una grande possibilità: forse non tutti se ne rendono conto. Ma se tutti non si rema dalla stessa parte allora diventa complicato.
(udineseblog)
((•)) Ascolta questo post - Preleva
Argomenti: Editoriale