venerdì 21 novembre 2008
Alla vigilia della delicata sfida di campionato, che vedrà la Fiorentina affrontare sul proprio terreno di gioco l'Udinese di Marino, Cesare Prandelli si presenta davanti ai microfoni della sala stampa: "Domani troveremo una squadra importante, quindi dobbiamo avere le idee chiare, perchè loro vogliono fare la gara della vita. E' importante saper soffrire, e noi vogliamo ricreare quel clima positivo che nel nostro stadio c'è sempre stato. Dipende da noi, vogliamo ricreare entusiasmo".
Sul cambio di modulo: "Non ho detto che ci saranno dei cambiamenti, ho parlato di atteggiamenti, soprattutto in trasferta. Non c'entra il modulo, si tratta di attaccare in modo diverso. L'Udinese è una squadra che gioca, ogni situazione può essere pericolosa".
Sui reduci dalla Nazionale: "Kroldrup e Jovetic non sono disponibili, perchè hanno preso delle botte che gli impediranno di scendere in campo". Su Mutu che non vuole giocare da trequartista: "Non mi piace parlare di trequartisti o di cose del genere. A volte giochiamo con due uomini alle spalle della prima punta, altre cerchiamo l'ampiezza con altri giocatori. La Fiorentina è una squadra che crea molto, sempre, e questo è importante". Su Felipe Melo: "Finalmente tutti hanno capito che non è un regista ma un centrocampista con le due fasi, quindi anche in fase offensiva, con gli inserimenti, deve essere decisivo".
Ancora sul rapporto con il pubblico: "Ripeto, voglio che la mia squadra si avvicini alla gente. Noi siamo forti se tutte le componenti sono unite, noi, la gente, tutti. Quindi vogliamo entusiasmare i nostri tifosi". Sui problemi in trasferta: "Poche squadre vincono più della Fiorentina in trasferta. Abbiamo anche avuto episodi che ci hanno condannato, ma dobbiamo anche cambiare qualcosa". Cosa preoccupa Prandelli dell'Udinese?: "Mi spaventano le loro ripartenze, le verticalizzazioni improvvise. Ci vuole grande attenzione".
Ancora sul possibile cambio di modulo: "Non voglio dare vantaggi a Marino. Possiamo giocare sia con il modulo delle ultime partite sia con un altro". Sulle aspettative della gente: "Possiamo aver sofferto il fatto che i tifosi si aspettavano una squadra che dominava o che comunque giocava da protagonista su tutti i campi. L'anno scorso in trasferta giocavamo in ripartenza, mentre ora gli avversari ci aspettano, per questo, come ho detto, dobbiamo cambiare qualcosa". Un Prandelli deciso, soprattutto a riconquistare alla grande Firenze ed il pubblico viola.
(udineseblog)
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Argomenti: Avversario di turno, La partita