lunedì 3 novembre 2008
La lotta scudetto non interessa solo Inter e Milan». È il concetto espresso dal tecnico dei rossoneri Carlo Anceloti intervenuto a Radio Anch’io.
La sua squadra battendo il Napoli nel posticipo si ritrova in testa alla classifica ma è solo il primo passo in un campionato difficile e livellato verso l’alto.
«L’Inter all’inizio era il punto di riferimento, ha vinto il titolo ed è partita come la squadra da battere. Ora sta venendo fuori un campionato con altre realtà. Ci sono l’Udinese, il Napoli e anche il Genoa sta facendo un ottimo campionato. Più fame nel Milan? Non credo, da noi c’è una filosofia legata ai giocatori italiani che hanno un forte senso di appartanenza e gli permette di dare qualcosa in più».
Il Milan si è rimesso in piedi grazie a una forte volontà di superare le difficoltà di inizio stagione. In estate sono arrivati giocatori importanti che dovevano avere il tempo di ambientarsi. All’inizio non si riusciva nè a difendere nè ad attaccare bene. C’è stata una svolta abbastanza netta in una dichiarazione di Kakà in un momento delicato; il brasiliano disse che non bastava solo il talento per superere le difficoltà e questa cosa è stata recepita da tutti.
Per Carlo Ancelotti il Milan può fare di più dal punto di vista del gioco: «In queste partite si è visto un Milan esteticamente meno bello ma sicuramente più concreto. È da un pò di tempo che ci manca un giocatore importante come Pirlo che per noi è fondamentale. Col suo ritorno giocheremo meglio».
(La Stampa)
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Argomenti: Ancelotti, Interviste, Serie a 2008/2009