Quickribbon Palermo-Roma finisce 3-1

sabato 13 settembre 2008

Palermo-Roma finisce 3-1

Sarà pure presto per dire che c'è la mano di Ballardini nel gioco del Palermo, ma affermare che questa squadra ha cambiato carattere si può.

I rosanero, sotto di un gol già nei primi minuti del primo tempo, trovano subito la reazione giusta e via via prendono in mano la partita, arrivando a dominare una Roma progressivamente sempre più frastornata.

VOGLIA DI GOL - La Roma scopre immediatamente le carte: vuole il gol subito per indirizzare la gara sui suoi binari. I primi minuti sono un martellamento giallorosso in avanti - condotto soprattutto sulla fascia destra da un instancabile Cicinho - e per il gol sembra solo questione di tempo. Così è, in effetti: i giallorossi, pur con uomini nuovi, vanno in gol alla loro maniera, portando palla praticamente fino a oltre la linea sull'asse De Rossi-Aquilani-Okaka-Baptista. Sembra fatta, ma gli uomini di Spalletti non tengono probabilmente nella dovuta considerazione il nuovo allenatore che hanno di fronte e la sua capacità, già dimostrata l'anno scorso a Cagliari, di rivoltare come un calzino il morale di una squadra. Bastano infatti pochi minuti ai rosanero per metabolizzare il colpo: poi ecco, a cominciare a cercare la porta di Doni, i vari Simplicio (tornato nella sua posizione naturale dopo un'ipotesi da trequartista sfumata con la soluzione Bresciano), Cavani, lo stesso Bresciano e soprattutto uno scatenato Miccoli. Per i giallorossi l'arma-Cicinho diventa a doppio taglio, perché il terzino non copre tanto bene quanto spinge: è proprio sulla sinistra che i palermitani imperversano, mandando per due volte Cavani a tu per tu con Doni, che sventa da par suo, e poi mettendo Miccoli nelel condizioni di inventarsi un dribbling fulmineo e poi il gran tiro che vale il pari. A quel punto è il Palermo a prendere in mano la partita di fronte a una Roma improvvisamente frastornata, e ulteriormente penalizzata dall'infortunio di De Rossi. Così si arriva alla fine del tempo con le squadre che hanno capovolto i rispettivi atteggiamenti: non che la Roma non ci provi più, ma è proprio un altro Palermo.

LA RIPRESA - Si riparte con i rosanero nuovamente aggressivi a fronte di fronte a una Roma che stenta a ritrovare la manovra fluida di inizio primo tempo. Sono infatti gli uomini di Ballardinia gridare di nuovo al gol su grande punizione di Liverani che finisce sull'esterno della rete. Specularmente a quanto accaduto nel primo tempo, si sente che è solo questione di minuti stavolta per il gol palermitano. Che arriva puntualmente quando Simplicio ruba palla a Pizarro a centrocampo e verticalizza per il guizzo di Miccoli, che batte Doni in uscita. Ma anche questo campanello d'allarme non basta a scuotere la Roma: il Palermo è tonico, pressa e costringe i giallorossi spesso a chiudersio nella propria metà campo. Finché l'inarrestabile Simplicio non trova un nuovo assist che Cavani stavolta non spreca. E il Palermo diventa definitivamente padrone del campo, con Ballardini che regala ai due grandi protagonisti, Miccoli e Simplicio, la standing ovation del pubblico del Barbera.

(Gazzetta dello sport)

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