Quickribbon I voti alle squadre di A

lunedì 15 settembre 2008

I voti alle squadre di A

LAZIO 8,5 Vola contro la Sampdoria rimanendo in testa alla classifica, spinta da un gran gol di Zarate capocannoniere già a quota 3, e dal raddoppio di Pandev. E domenica prossima sfiderà il Milan a San Siro.


PALERMO 8 Dall'1-3 contro l'Udinese al 3-1 alla Roma, ecco la spettacolare resurrezione del Palermo. Voto alto, perché ha la forza di rialzarsi dopo il gol di Baptista, ritrovando quelli di Miccoli e Cavani. Ma la vera notizia è un'altra: la soddisfazione di Zamparini che elogia il nuovo allenatore Ballardini. Finchè dura...

NAPOLI 8 Un'altra rimonta contro un'altra grande e stavolta culminata con il 2-1 sulla Fiorentina, dopo l'1-1 contro la Roma. Con la conferma di Hamsik e dell'ottimo acquisto di Maggio, mediano goleador.

JUVENTUS 7,5 Sembra un carro armato che prima o poi ti schiaccia. Anche in rapporto agli avversari affrontati (Fiorentina e Udinese) è la grande che sta meglio, la rivale più pericolosa per l'Inter. Da applausi Amauri, al primo gol in campionato, da seguire De Ceglie a sinistra.

GENOA 7,5 Un anno fa debuttò perdendo 0-3 con il Milan, stavolta si rifà con un 2-0 persino stretto, per il gioco e le occasioni create. E con questo Milito farà tremare tutti, specie in casa.

ATALANTA 7,5 Prima l'1-0 al Siena, poi l'1-0 sul campo del Bologna che vale doppio, perché lascia la squadra del bravissimo Del Neri al comando. E se il palo non avesse respinto il tiro di Doni, la vittoria
sarebbe stata ancora più netta.

LECCE 7 Stravince 2-0 il confronto diretto con il Chievo. Le lezioni di Beretta incominciano a fare effetto e se la squadra manterrà questa concentrazione sarà difficile per tutti strappare punti a Lecce.

CATANIA 6,5 Regge a livello tattico il confronto con l'Inter che vince soltanto con due autoreti. Il merito è tutto di Zenga, che presenta una squadra compatta e ordinata con un unico difetto, perché con un uomo in più avrebbe dovuto osare maggiormente nella ripresa.

SIENA 6,5 Giampaolo batte il suo vecchio Cagliari, anche se corre qualche rischio. Dopo la brutta partenza a Bergamo, si vedono segnali di ripresa e il ritorno al gol di Calaiò fa ben sperare.

REGGINA 6,5 Ha la forza di non abbattersi dopo il vantaggio del Torino. E al di là del pareggio, è importante la crescita della squadra in grado di raggiungere un'altra salvezza grazie all'abilità di Orlandi.

INTER 6 Merita di vincere contro il Catania, ma ancora una volta fa troppa fatica a concretizzare la sua superiorità. E anche nella prima vittoria alla terza gara ufficiale (2-2 al 120' con la Roma, 1-1 con la Sampdoria), Julio Cesar incassa almeno un gol. Lavori in corso.

SAMPDORIA 5,5 Affonda troppo presto davanti a una bella Lazio, vanificando l'ottimo ricordo del secondo tempo contro l'Inter. E come contro i campioni d'Italia mostra di avere limiti in attacco.

BOLOGNA 5,5 Amaro esordio per la presidentessa Menarini, che perde due volte: la partita contro l'Atalanta e la possibilità di rimanere al comando della classifica. Niente drammi, però. Anche se nobile, il Bologna è una neopromossa. Proprio come la sua bella presidentessa.

FIORENTINA 5,5 Contro la Juventus aveva rimontato, stavolta si fa rimontare dal Napoli e non riesce nemmeno a difendere il pareggio. Le qualità ci sono, ma occorre maggiore cattiveria se si vuole crescere. E Prandelli lo sa.

TORINO 5,5 Non riesce a difendere il vantaggio e poi paga la presunzione di troppi giocatori favorendo la rincorsa della Reggina. Con l'aggravante della brutta reazione di Rosina che non gradisce la sostituzione, dando così ragione alle scelte dell'ex allenatore Novellino.

UDINESE 5 Contro questa Juventus sarà dura per tutti, ma la squadra di Marino perde senza giocare, mostrandosi troppo timida e rinunciarla. E quando si sveglia è troppo tardi.

CHIEVO 5 Brusco ritorno sulla terra dopo la vittoria all'esordio. Contro il Lecce non ci sono alibi e proprio questo preoccupa di più in prospettiva.

CAGLIARI 5 Ultimo a quota zero insieme con il Milan, ma non è una consolazione. Tradito da un guardalinee che annulla ingiustamente il gol della possibile svolta, ha però anche la colpa di divorare l'occasione dell'1-1 con Larrivey, prima di andare definitivamente kappaò.

ROMA 4 L'alibi delle assenze non regge, perché l'anno scorso aveva vinto spesso senza i migliori. Va in vantaggio, ma poi si fa travolgere dal Palermo. Se Doni è il migliore, vuol dire che la baracca scricchiola. Ribadiamo un vecchio concetto: Spalletti non può insistere con il 4-2-3-1 se non ha gli interpreti ideali.

MILAN 3 Maglia nera, anzi nerissima, della giornata e del campionato. Voto uguale al numero di Palloni d'Oro in campo: omaggio al passato pagato a caro prezzo, anche se la crisi è generale. C'era una volta un Milan giovane e forte. Adesso c'è una squadra che sembra l'Alitalia, a terra per mancanza di carburante.

(gazzetta dello sport)

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