sabato 30 agosto 2008
L'Udinese parte col piede giusto con magie (di Di Natale) e un gioco sicuramente già gradevole.
Certo tutti i giudizi positivi passano anche per i demeriti altrui, che faranno lievemente incavolare il mite Zamparini, che ancora una volta vede il Palermo subire a Udine. Non era affatto facile, dopo che lo stesso Marino aveva ammesso che i suoi erano al 60/70% della condizione e senza la difesa centrale titolare. Se questa vittoria è quindi arrivata è perchè la squadra ci ha messo qualcosa in più, quel cuore che serve sempre e comunque e dovrà essere compagno di viaggio per tutto il campionato. Perchè questa Serie A sarà sicuramente più tosta di quella dello scorso anno, e guai a rilassarsi o a pensare di esser forti.
-37 alla salvezza: è questo da domani il primo pensiero che deve venire in mente ai Bianconeri. Il secondo si chiama Juve. Per cui questa vittoria va archiviata al più presto e bisogna lavorare per recuperare condizione e magari anche uno tra Zapata e Felipe. La concentrazione deve anchge andare un po' oltre, non troppo, ma giusto il tempo per pensare anche al Dortmund. Le prossime due partite sono solo la seconda e la terza della stagione, ma diranno già qualcosa in più su questa Udinese, che ad oggi ha dimostrato comunque di essere già una compagine fatta non solo di stelle capaci di risolvere la gara quando vogliono, ma anche una squadra che sta prendendo una sua fisionomia, anche se in difesa ovviamente c'è ancora molto da fare, specie in previsine di avversari più attendibili. E questo è l'aspetto forse più positivo.
L'Udinese parte bene, col piglio di chi vuole subito affermare la propria superiorità: soprattutto a centrocampo con un D'Agostino in gran spolvero si vede da subito un gioco aggressivo e vivace, pronto a mettere in moto le punte, con Quagliarella già in forma.
Ma è Di Natale, l'uomo più rappresentativo di questa squadra, al 10 a sbloccare il risultato con una magia delle sue: dibbling secco sull'avversario sulla sinistra dell'area grande, fendente di sinistro che si infila sul secondo palo dove Amelia può solo stare a guardare.
Insomma l'Udinese c'è e si vede, e poco dopo anche Pepe sfiora la rete. I Bianconeri sono padroni del campo, anche perchè il Palermo è davvero in crisi nera. Così Di Natale non può che inventare ancora, una giocata di quelle che si rivedranno per anni...anzi pardon per ore visto che il giocatore non è della Juve o simili. Si perchè gol del genere sono da Pallone d'oro, ma ovviamente rimarranno nell'ombra per dare spazio a chi mediaticamente rende di più. Nella ripresa il Palermo cerca di fare qualcosa in più, ma Cavani spreca in maniera delirante al 2°, Handanovic arriva dove in pochi lo fanno, mentre l'Udinese cerca di coprirsi e colpire in contropiede. Il gol di Bresciano nasce più che altro per indecisione della difesa bianconera che per altro, e l'immediata risposta di Inler è solo la dimostrazione che oggi non c'è stata prorpio partita. Per Colantuono stasera gli strali di Zamparini forse saranno il male minore.
Tra i singoli ottimo ovviamente Di Natale, ma tutta la squadra è piaciuta. Se dovessiomo fare due nomi diremmo D'Agostino, maturato come stile di gioco, e Isla ragazzo con personalità da vendere.
Insomma la rosa bianconera ha cominciato a sbocciare: è presto per dare un giudizio più completo, ma il sorriso chi l'aveva perso in precampionato lo ha sicuramente ritrovato in questa occasione. E insieme a questo forse anche il gusto (o il rammarico se non ha fatto l'abbonamento) di andare allo stadio e godersi un giocatore da Pallone D'Oro. (udineseblog)
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Argomenti: Udinese-Palermo