Quickribbon L'intervista a Giannichedda

giovedì 28 agosto 2008

L'intervista a Giannichedda

E' uno dei veterani della Serie A e dopo un infortunio grave vuole riscattarsi al meglio. E' Giuliano Giannichedda, un passato fra Lazio e Juventus, accostato negli ultimi giorni di mercato a un'altra sua vecchia conoscenza: l'Udinese di Pasquale Marino.



Si sta parlando di un tuo ritorno all'Udinese, cosa c'è di vero?
"C'è stato qualche contatto, ora stanno parlando con il mio procuratore (Franco Zavaglia). E' lui che mantiene i contatti con le società. Che una grande squadra come l'Udinese mi cerchi è una cosa che fa piacere".

Un ritorno gradito, quindi?
"Sì, io sono nato lì e all'Udinese devo tanto".

Quali altri squadre ti hanno cercato?
"Bisogna chiedere al procuratore, perché è lui che vaglia le opportunità. Qualcuna di A e qualcuna di B".

Ha rescisso il contratto con il Livorno
"Sì, potevo rimanere lì ma visto che il mio contratto per la Serie B era oneroso abbiamo deciso consensualmente di rescinderlo".

La scelta da cosa è dipesa?
"La stagione non è andata benissimo, giacché s'è conclusa con la nostra retrocessione. Io arrivavo da un infortunio importante che ora ho superato e parlando con il Livorno abbiamo preferito cambiare".

Che campionato farà il Livorno?
"Ha mantenuto la rosa dell'anno scorso, ha nell'attacco il suo punto di forza e ha acquistato un mister molto bravo come Acori. Diciamo che punta alla vittoria. E secondo me parte in pole".

E l'anno scorso cos'è successo?
"Quando si va in B sono tante le cause. Siamo partiti malissimo, abbiamo cambiato allenatore e modulo di gioco. Sembrava ci fossimo ripresi ma non è stato così".

Qual è il segreto dell'Udinese?
"La società. Dalla famiglia Pozzo a Leonardi. Puntano sui giovani e ogni anno ne lanciano tre o quattro. Sono ottimi talent-scount".

Cosa pensi del momento della Lazio, con due squadre separate in casa?
"Queste cose non fanno bene alla squadra, perché il gruppo è fondamentale. Servono 20-30 giocatori con molta intesa. E' una cosa che risolveranno, però non è un buon momento".

Lotito è un presidente a 360 gradi, fa anche il calciomercato
"Io ho conosciuto il presidente perché l'ultimo anno mio è stato il primo suo. E' uno che vuole accentrare tutto nelle sue mani: ora sta facendo bene, visto che la squadra è buona".

Tornando all'Udinese, giocherà in UEFA: per te sarebbe una scelta facile?
"Come detto prima fa bene da tanti anni. E' una società di prestigio".

Alcune società come l'Inter sono tutte straniere
"Servirebbero più italiani nelle squadre: dovrebbe esserci un tetto ad almeno 5".

Campionato che parte con problemi per i diritti televisivi
"Alla fine l'accordo si troverà, però è strano che si ritrovi sempre all'ultimo giorno per decidere. Andrebbero anche ripartiti meglio gli incassi. Perché ci sono divari netti fra le società".

E le top4? Quali saranno?
"Inter, Milan e Juve hanno una marcia in più. La quarta se la giocano Roma e Fiorentina".

Fra A e B cosa scegli?
"Dipende dall'opportunità. L'anno scorso sono andato a Livorno in A perché pensavo fosse una scelta giusta. L'importante è il progetto, sia in A sia in B".

Obiettivo personale?
"Cercare di star bene e giocare con continuità, il più possibile". (tmw9

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