venerdì 21 novembre 2008
Domani alle 18 è in programma una gara fondamentale per i viola, quella contro l'Udinese: la Fiorentina deve riprendere il cammino interrotto bruscamente a Cagliari, per arrivare al meglio martedì, quando al "Franchi" arriverà il Lione. Per presentare la partita, violanews.com ha contattato Luigi Milan, ex di Udinese (stagione 1959-60) e Fiorentina (stagioni 1960-62):
Milan ha nel cuore queste due squadre, anche perchè il suo esordio in Serie A è proprio in un Udinese-Fiorentina del 1959 (terminata 0-2 per i viola).
Allora Milan, quanti ricordi di queste due squadre...
"Eh sì, è il ricordo della mia prima gara in Serie A, quando vestivo la maglia dell'Udinese. E mi ricordo perfettamente anche il ritorno: segnai, ma la mia squadra perse 2-1 contro una Fiorentina stellare".
Adesso i viola devono riscattare la sconfitta di Cagliari. Che difficoltà può trovare la Fiorentina contro l'Udinese?
"In generale, credo che la squadra di Prandelli sia più forte. L'Udinese ha attaccanti molto pericolosi, che fanno della velocità l'arma principale: mi riferisco in particolare a Quagliarella (che potrebbe recuperare per domani ndr) e Di Natale. Attenzione anche al centrocampo: giocatori come Inler e D'Agostino sono tecnicamente molto validi, daranno problemi ai centrocampisti viola".
Come mai la Fiorentina non riesce ad esprimere il meglio di sè lontano dal "Franchi"?
"Secondo me, tutto è dovuto ad una mancanza di concentrazione. Il campionato della Fiorentina per ora è buono, ma alcune sconfitte come quelle di Siena e l'ultima di Cagliari mi hanno sorpreso molto. Spero che torni la Fiorentina di Palermo, bella e spettacolare".
Il problema di concentrazione può ripetersi domani, a pochi giorni dalla sfida decisiva col Lione?
"Mi auguro di no, ma il rischio c'è. La Fiorentina può battere l'Udinese, ma non deve pensare al dopo, altrimenti sarà dura".
Anche perchè il dopo fa decisamente paura...
"La gara col Lione rappresenta un punto importante per le ambizioni viola: è una squadra forte, ma ha il difetto di lasciare giocare l'avversario, lasciando metri importanti agli attaccanti: basta vedere la gara di andata, dove i viola hanno secondo me dominato. Quella partita ha segnato purtroppo il cammino europeo: dopo quella sfida, infatti, ho visto una Fiorentina bloccata, quasi avesse timore di buttar via una partita vinta come quella di Lione. Comunque i francesi non sono imbattibili, la Fiorentina può farcela".
(Violanews.com)
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Argomenti: Interviste, La partita