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Juventus-Genoa, ci siamo. L'anticipo della 12ª giornata di serie A ha una collocazione temporale insolita - sabato c'è Italia-Argentina di rugby all'Olimpico di Torino -, ma fascino immutato. Anzi, ingigantito dalla situazione di classifica. Se la Juve vince torna prima dopo 915 giorni di astinenza, dal 14 maggio 2006.
Per riuscirci Ranieri si affida al solito impagabile Del Piero (quattro gol nelle ultime tre partite, nelle quali è sempre andato a bersaglio), conferma Tiago in mezzo al campo, e ha preferito Marchionni a Camoranesi. Il Genoa rivelazione del campionato, che quest'anno in casa è a punteggio pieno e in trasferta ha fermato l'Inter, punta su Milito, capocannoniere del campionato con 9 reti. Poi ci sono una serie di ex bianconeri: Palladino e Gasbarroni, che agiranno ai lati del Principe, Criscito in difesa. E in panca Gasperini, ex tecnico della Primavera della Juve.
PRIMO TEMPO - Partenza sprint per la Juve, che al 6' è subito in vantaggio: numero di Del Piero e inserimento di Grygera sulla destra: gran diagonale del ceco e Rubinho è battuto. Poi cresce il Genoa, che al 19' sfiora il pareggio con una gran giocata di Milito. Al 26' cross da destra di Grygera e gran incornata di Amauri: 2-0. Al 30' deviazione di Marchionni costringe Manninger a una gran parata.
SECONDO TEMPO - Meno occasioni nella ripresa e Juventus più in controllo della partita. All'85' Iaquinta sostituisce Amauri e segna subito. Poi il Genoa accorcia con Milito su rigore e la Juve segna ancora grazie a un autogol di Papastathopoulos.

(Gazzetta.it)