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E dire che solo due settimane fa tutti erano pronti a incensare questa Udinese, apparsa nella serata torinese, sbiadita, grigia, con molta probabilità con la testa a Dortmund.

Certo i nazionali sparsi per il mondo non hanno agevolato il lavoro di Marino, certo la condizione non è ancora al meglio, certo mancano ancora uomini chiave, ma se quella con la Juve voleva essere una prova di maturità, ebbene questa non c'è stata. Anzi a tratti la squadra di Marino è aparsa perfino imbarazzante. Nessuno si aspettava una passeggiata, me in tanti non si aspettavano nemmeno passeggiate...E' mancato un po' tutto a questa squadra: il centrocampo su tutto, lento e in costante inferiorità numerica. Ma a Torino è mancata anche la grinta mostrata contro il Palermo, la rapidità e la voglia di arrivare primi sui palloni. Insomma c'è ancora tanto da lavorare, specie su questi aspetti. Non illudiamoci che il campionato sia in discesa. Per salire serviranno sacrifici, e guai a farsi distrarre da altre gare: giovedi l'Udinese si gioca una gara importante, ma le grandi squadre si vedono proprio dal fatto che non si lasciano condizionare. Speriamo che la lezione serva, e che giovedi a questo punto si veda un'altra Udinese.

L'Udinese parte più o meno dalla partita vinta col Palermo, con la sola eccezione di Motta preferito a Isla. Nella Juve la novità è il recupero di Chiellini, mentre Del Piero e Trezeguet partono dalla panchina.
Nulla cambia invece nei moduli. Marino ha trovato oramai nel 4-3-3 il vestito migliore per la sua squadra.
L'udinese parte abbastanza dimessa, con la Juve che copre bene gli spazi e che si trova spesso a penetrare un centrocampo non del tutto arcigno e una difesa a volte ingenua, come al 4° quando un errore di Coda potrebbe costare davvero caro.Anche se subiscono la pressione juventina i Friulani sembrano però reggere anche se più volte vanno in affanno, come al 17° quando è il palo a salvare Handanovic da un gol fatto. Ma la Juve non si ferma e l'Udinese esce fuori solo al 28° quando da lontano Pepe cerca un fendente che finisce oltre misura. nel finale ancora Udinese ma troppo poc davvero per poter dire qualcosa di positivo.
Nella ripresa la squadra di Marino cerca di tenere meglio il campo, ma cambia poco e ancora una volta è l'incrocio dei pali a salvare l'Udinese.
Ma si può poco in serate come queste ed alla fine il gol della Juve arriva: Amauri lo sigla con un piattone al 22° su ennesimo errore della difesa Udinese.
Da qui poca reazione, tre cambi apparsi tardivi e poco altro da segnalare in questa grigia serata torinese, se non un rigore reclamato quasi all'ultimo per un atterramento di Floro Flores da parte di Chiellini. Forse c'era forse no, una cosa è certa: l'Udinese non c'è stata.

Insomma la squadra di Marino esce non solo sconfitta ma anche sonoramente rimandata ad altri esami di riparazione, che dimostrino di che pasta è fatta. Se quella col Palermo non poteva essere vera per palese inferiorità dell'aversario, nemmeno questa speriamo - non può essere vera. Quella reale forse la vedremo fra un po' quando tutti i tasselli del puzzle si saranno amalgamati. Speriamo non sia troppo in la. Ci sono da oggi tre partite ogni tre giorni. Non c'è davvero tempo per sbagliare troppo. (udineseblog)