lunedì 8 settembre 2008
La tolleranza zero di Pierluigi Collina. Ecco cos'è successo.
E' uscito un messaggio sbagliato, fuorviante. Nel senso che si è detto e scritto da più parti che il designatore aveva impartito una direttiva chiara ai suoi arbitri: rigore in tutti i casi di tirata di maglia, anche se è una tiratina. Non è così. Collina aveva mostrato un filmato Uefa (con due esempi) ai team manager riuniti a Milano e poi aveva spiegato a Coverciano, ad arbitri e giornalisti, che lui è contrario alla tolleranza zero, "non mi sentirete mai parlare di tolleranza zero, è contro la mia filosofia di vita, di pensiero". E così la tiratina di maglia a Miccoli, a Udine, non è affatto rigore: almeno per Collina. Concetto chiarito, speriamo. Forse è stato un difetto di comunicazione, forse se la riunione dei team manager fosse stata tenuta a porte aperte (ma ora non usa più...) si sarebbero evitati tanti equivoci. La colpa non è certo di Collina. Ma ora, è tutto chiaro: non tutte le tirate di maglia in area portano automaticamente ad un rigore. Speriamo sia chiaro. Intanto il designatore è più che soddisfatto della prima giornata di A con gare tutt'altro che semplici. E ha iniziato la sua opera di svezzamento dei baby-arbitri. Baracani di Firenze, al suo esordio in B, ad esempio ne ha espulsi tre in Ascoli-Vicenza 1-0. E l'allenatore del Vicenza, Gregucci ha subito tuonato: "Basta, mi sono rotto il c...". Collina aveva chiesto un po' di simpatia per i suoi giovani arbitri. Ecco il risultato. Ma quando Gregucci allenerà l'Inter potrà avere, già alla prima giornata, Rosetti...
(repubblica)
((•)) Ascolta questo post - Preleva
Argomenti: arbitri
1 Comment:
-
- Anonimo said...
8 settembre 2008 alle ore 08:18ciao,ben ritornato tra i blogger e buon lunedì