Quickribbon Uidnese-Reggina vista dalla Gazzetta

lunedì 17 novembre 2008

Una favola che forse si sgonfia, un brutto anatroccolo che trova la giornata da cigno. La Reggina, ex ultima in classifica (ora non lo è più), non aveva ancora vinto in trasferta; va a Udine e fa saltare il banco con una rete capolavoro di Brienza. I friulani, macchina da gol e spettacolo fino a ottobre, crollano e perdono l'occasione di tornare nei quartieri alti. Terza partita senza vittoria per un'Udinese sulle ginocchia e punita dalla bravura tattica di Orlandi; senza punte, si è affidato all'imprevedibilità di Cozza e, appunto, Brienza. E' stato premiato, e gli avvoltoi si allontanano dalla sua panchina.
TRIDENTE CONTRO NIENTE - Ancora assente Di Natale, al suo posto Marino sceglie Floro Flores. Per il resto è la formazione-tipo. La Reggina, invece, sceglie l'atteggiamento a trazione posteriore. Nessuna punta di ruolo, centrocampo folto e coppia d'attacco formata da Brienza e Cozza. Corradi finisce in panca.
ANDAMENTO LENTO - Non è un primo tempo memorabile. Colpa, se possiamo chiamarla così, di un'Udinese spenta. Forse la peggiore della stagione: lenta, imbrigliata dalla mediana calabrese, che pressa a ritmi forsennati e non dà spazio all'inventiva di D'Agostino e al fosforo di Inler. Reggina solo difensiva? Non esattamente, perché Brienza e Cozza sono zanzare fastidiose, che non danno punti di riferimento.
OCCASIONI REGGINE - La migliore occasione, comunque, capita a Barillà. Servito in area, il giovane mancino non alza la testa e permette così l'uscita bassa di Handanovic, che lo stoppa. Pochi minuti prima lo stesso Brienza aveva sfiorato l'incrocio dei pali con una punizione liftata. Meglio i calabresi, insomma, con l'Udinese che si innervosisce ed esagera con gli errori.
CALCIO PIAZZATO - Nel finale della prima frazione i ragazzi di Marino mettono fuori con decisione la testa. Solo su calcio piazzato, in compenso: Pepe trova il tiro buono, da fermo, ma Campagnolo vola e mette in angolo. Fuoco di paglia, tuttavia, dopo 45' mosci, che mettono in evidenza, forse, quanto i friulani siano in debito d'ossigeno dopo due mesi a tutta birra.
GENIALATA - Uno dei più stanchi è sicuramente Pepe, che viene sostituito da Sanchez a ripresa appena cominciata. Forze fresche, rese però inutili quasi subito dal gol di Brienza. Assist a campanile di Cozza d'esterno, che l'ex palermitano trasforma in un sinistro al volo incrociato su cui Handanovic non può fare molto. Rete meritata che gela il Friuli.
CON COMODO - La reazione dell'Udinese è immediata, ma confusa. Colpo di testa di Floro Flores a lato, colpo di tacco di Quagliarella fiacco; le occasioni, tuttavia, sono sporadiche, e la costruzione del gioco è farraginosa. In aggiunta ci si mettono anche i calciatori della Reggina, che tendono a perdere tempo tra crampi veri, presunti, e sostituzioni prese con comodo.
FINALE CONVULSO - Marino si arrabbia e viene espulso. Il pubblico mugugna e fischia, l'arbitro Mazzoleni nel finale ammonisce un po' a capocchia, per proteste e falli normali ritenuti da giallo. Tutto ciò non aiuta l'Udinese, che annaspa senza una vera reazione. Gran colpo, invece, per la Reggina, che non vinceva dal maggio scorso lontano dal Granillo. Ora all'ultimo posto della classifica c'è il Chievo. Una piccola soddisfazione.

(Gazzetta.it)

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