Quickribbon Gilardino, c'è un mezzo sospetto

mercoledì 19 novembre 2008

Gilardino, c'è un mezzo sospetto

Gilardino è un perseguitato dagli arbitri? In base alla immagini e alle statistiche pare di sì, quel gol di mano segnato contro il Palermo ha creato un tale vespaio, soprattutto mediatico, che ora nessuno crede più nei falli compiuti contro il bomber viola.

Gila ha pagato con due giornate di squalifica, Plasmati che ha irriso Sereni domenica a Catania, tirandosi giù i pantaloncini per coprire la visuale al portiere granata, che nell'occasione ha preso il gol su punizione da Mascara, è solo passato per furbo. Kakà ha subito un fallo fuori dall'area contro il Chievo, si è fatto cadere dentro e si è preso il rigore che ha fatto vincere la partita ai rossoneri. Kakà ha festeggiato, nessuno ha avuto da ridire, davanti alle telecamere è rimasto sul vago, in fondo è l'arbitro o il guardialinee a decidere.

Andando a ritroso fatti dubbi ce ne sono a bizzeffe ogni domenica, qualcuno paga altri no, complotti o meno, l'arbitro non può vedere tutto, come decida ancora non si sa. Per togliere ogni dubbio è giusto pensare che gli arbitri non siano in malafede, ma un tantino distratti, può essere che ricevano ordini superiori, di stare più attenti a questo o quel giocatore, che magari cerca di fare il furbo e allora lo si attende al varco.

Il complotto anti Gila o anti viola non regge, anche se è possibile ipotizzare che magari un certo nome o una certa squadra può rompere l'egemonia predisposta. Quando c'era Cecchi Gori la Fiorentina faceva quasi tenerezza, con quel presidente un po' bischero che si ritrovava, a volte naif, a volte esuberante, altre sproloquante. I Della Valle hanno un altro stile, non fanno proclami, sono pragmatici e soprattutto hanno messo mano al portafoglio per migliorare questa Fiorentina, anche se al momento non si sono ancora visti i risultati. Ma forse ci sono state troppe aspettative avventate, quando si fanno delle modifiche ad un progetto non è che schioccando le dita tutto rende alla perfezione. Il solito difetto all'italiana del tutto subito senza dare il tempo necessario di crescere.

Pasquale Marino, prossimo avversario dei viola sabato pomeriggio, che se la vedranno con l'Udinese, con poche parole ha fatto intedere che la Fiorentina è più forte dell'anno scorso e presto verrà fuori. Gilardino è l'uomo in più di questa squadra, ha aggiunto il tecnico dei friulani, considerando le assenze di Mutu per infortunio.

Dunque, se proprio vogliamo parlare di sospetti, quello più lampante è che ora anche la Fiorentina può competere con le big per accaparrarsi i migliori giocatori e, in un paese conservatore come il nostro, che permette ad un Licio Gelli, novant'anni, di avere ancora una trasmissione tv, è difficile accettare il nuovo che avanza. Tornando a Gilardino, non dimentichiamo che è pure l'attaccante della Nazionale, ma forse ai più ha dato fastidio che al Milan fosse una pippa, mentre alla Fiorentina sia tornato quel campione che tutti conoscevamo. Gilardino comunque ha la forza per rialzarsi da solo e di segnare senza rigori, anche quelli che meriterebbe, ma per distrazione non gli vengono assegnati. I conti si fanno alla fine, nessuno si scoraggi, i migliori sono sempre più forti delle avversità. (violaplanet.com)

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