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sabato 15 novembre 2008

Dio non salvi (a Udine) la Reggina

Dio non salvi la Reggina verrebbe da dire, specie dopoi problemi al miocardio provocati mercoledi. Insomma s lassù qualcuno ci guarda abbia pietà dei nostri cuori (bianconeri) e renda la sfida facile. Preghierina che serve come a risolvere una equazione algebrica disegnando scarabocchi su un quaderno. Perchè la Reggina sarà tutto tranne che avversario molle. Essere ultimi farà si che a Udine daranno tutto, almeno se vogliono salvare la panchina al buon Orlandi, che anche se a parole non rischia in realtà....

L'Udinese comunque al di la di tutto si gioca anche una parte di credibilità in ottica alta classifica. Perchè se ci sta (anch se fa ancora arrabbiare) lo stop di Milano, uno con la Reggina diverrebbe un sintomo di qualcosa che non va, che noi tenderemmo a diagnosticare come stanchezza. L'Udinese ha utilizzato 18 giocatori fin qui in campionato, pochini, e Uefa, Coppa Italia e Campionato tolgono energie, soprattutto mentali. Soprattutto la vetta logora chi non ce l'ha, e ora che si è lassù crediamo che al di la delle parole di rito di vivere in tranquillità ci si crede eccome. Non parliamo di scudetto ma di quelle prime quattro posizioni tanto care a Pozzo, che più volte ha manifestato di coler conquistare per rivivere le emozioni Champions. Insomma con la Reggina non sarà decisiva. Nessuna gara lo è fino alla fine del campionato, ma ogni mattone va messo, altrimenti alla fine la casa può mancare di qualcosa e potrebbe essere importante. Per questo lasciare punti all'ultima in classifica farebbe rabbia. Dio salvi pure la Reggina, ma a Udine non metta naso.

(udineseblog)

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